Uno dei Borghi più Belli d’Italia in provincia di Trento
Visitare San Lorenzo in Banale sarà indimenticabile in autunno, quando il borgo si anima per la sagra della ciuiga.
Il nome e la storia
Il nome “banale” ha la stessa radice di altre parole presenti in molte lingue europee: tutte fanno riferimento ai legami feudali che legavano anticamente i signori alla loro terra e ai contadini che la coltivavano.
Il Borgo era chiamato anticamente Banale verso Castel Mani. Quest’ultimo era l’antica residenza vescovile che nel XII secolo aveva costituito un importante punto di riferimento politico, sociale e militare della zona, quando Banale era tra i possedimenti del Vescovato di Trento. Castel Mani mantenne la sua funzione e il suo prestigio per quasi settecento anni, fino al principio dell’Ottocento.
Tra il 1948 e il 1960 vengono effettuati i cosiddetti “lavori”: viene realizzata l’enorme diga per la produzione di energia idroelettrica che, oltre a convogliare verso il borgo maestranze ed eccellenze tecniche da tutta Italia, avrebbe cambiato per sempre la configurazione idrogeologica del territorio.
Visitare San Lorenzo in Banale e scoprire l’antico prodotto tipico della ciuga
La ciuga è un salame dall’antichissima ricetta, prodotto con carne di maiale e le rape che crescono negli orti durante il periodo autunnale. Nato come salume povero destinato ad essere consumato dai contadini, è stato recentemente riscoperto e insignito del titolo di presidio slow food. Gli appassionati di cultura enogastronomica potranno apprezzarlo grazie all’annuale sagra che viene ospitata da casa Mazoleti nella frazione di Prusa. Questa bella costruzione rurale, che ospitava ai piani superiori aie coperte e sottotetti in cui si essiccava il fieno, oggi è una cornice perfetta per l’accoglienza dei turisti che potranno riscoprire gli antichi sapori e le antiche tecniche di lavorazione e affumicazione dei salumi tipiche della zona.
Passando a San Lorenzo in Banale non si dovrebbe perdere l’occasione di conoscere approfonditamente la storia e la cultura contadina del borgo visitando il Museo “C’era una volta” ospitato nella Casa del Parco nel Parco Naturale Adamello Brenta.